Pregare in famiglia: VI domenica di Pasqua

PREGARE IN FAMIGLIA

QUINTA DOMENICA DI PASQUA

17 MAGGIO 2020

Scheda Ufficio Liturgico

Nel luogo della preghiera, si prepara una candela o una lampada accesa, un crocifisso o un’icona e la Bibbia aperta. La preghiera può essere guidata dal papà o dalla mamma. 

G.  Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

R.  Amen.

G.  Forse questa sarà l’ultima domenica della “quarantena”, senza poter partecipare alla Messa in chiesa, con il nostro parroco e la nostra comunità. In questo periodo abbiamo provato a pregare in casa, riscoprendo la preghiera personale e con i nostri famigliari. Le prossime domeniche potremo partecipare all’Eucaristia nelle feste importanti dell’Ascensione e di Pentecoste: faremo memoria viva di Gesù che è tornato al Padre e ha inviato lo Spirito Santo.

In questa sesta Domenica di Pasqua lo ascoltiamo promettere proprio il dono del suo Spirito, che lui chiama “Paràclito” (in greco significa “chiamato vicino”, si traduce anche “consolatore”). Gesù lo chiama pure “Spirito di verità”.

Iniziamo la nostra preghiera chiedendo il dono dello Spirito di Dio, con alcune frasi di un lungo bellissimo salmo, che la liturgia propone anche a Pentecoste.

SALMO 103 (104)

L. Benedici il Signore, anima mia! Sei tanto grande, Signore, mio Dio!

Sei rivestito di maestà e di splendore, avvolto di luce come di un manto.

T. Manda il tuo Spirito, Signore, e rinnova la faccia della terra.

L. Quante sono le tue opere, Signore! Le hai fatte tutte con saggezza:

la terra è piena delle tue creature.

T. Manda il tuo Spirito, Signore, e rinnova la faccia della terra

G. Tutti da te aspettano che tu dia loro cibo a tempo opportuno.

Tu lo provvedi, essi lo raccolgono; apri la tua mano, si saziano di beni.

T. Manda il tuo Spirito, Signore, e rinnova la faccia della terra.

G. Nascondi il tuo volto: li assale il terrore; togli loro il respiro: muoiono.

Mandi il tuo spirito, sono creati, e rinnovi la faccia della terra.

T. Manda il tuo Spirito, Signore, e rinnova la faccia della terra.

G. O Padre, nel tuo Figlio, Gesù, ci hai colmato della tua consolazione:

donaci ora il tuo Paràclito, lo Spirito di verità,

che ci sospinga interiormente a pregare,

a fare memoria viva della tua Parola,

a pensare e agire nel tuo nome.

T. Amen.

LA TUA PAROLA, LUCE AI MIEI PASSI

Si può acclamare alla Parola con il canto dell’alleluia, secondo una melodia conosciuta.

Dal Vangelo secondo Giovanni (14,15-21)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “16Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; 16e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, 17lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi.

18Non vi lascerò orfani: verrò da voi. 19Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. 20In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. 21Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui”.

Parola del Signore.

R. Lode a te, o Cristo. 

Per meditare la Parola

In queste domeniche stiamo leggendo alcune pagine del Vangelo secondo Giovanni, con molte, intense parole di Gesù ai suoi amici, durante l’ultima cena. Sono “sillabe sante”, che dovremmo riprendere più volte da soli, per assaporarle come buon cibo, che nutre il nostro spirito. Nelle parole di oggi ci sono tanti bagliori di luce.

Gesù parla di “amare”, “osservare i suoi comandamenti”, promette lo Spirito Consolatore, dice che non ci lascerà mai, che lo vedremo, che vivremo. Ci parla ancora del Padre e della straordinaria “comunione” tra lui e il Padre. Una comunione resa possibile anche per noi …

Uno dei tanti modi per meditare queste parole potrebbe essere un gioco: dopo averle stampate su un foglio (magari uno per tutti i membri della famiglia), iniziare a rileggerle in silenzio. Poi, sempre in silenzio, procurarsi dei colori e sottolineare con colori uguali quelle che si ripetono, collegarle tra loro con freccette, forse qualche parola colpisce di più … Oppure trascrivere su un altro foglio le parole singole che vogliamo evidenziare, con una grafica un po’ fantasiosa … Intanto forse, qualcuno potrebbe continuare a dire, sottovoce, pregando:

Gesù, riscalda il nostro cuore con il tuo Spirito …

risveglia i nostri pensieri con le tue Parole …

grazie, Padre, perché ci fai vivere con il tuo Respiro santo …

Spirito Santo, accendi in noi il fuoco del tuo amore …

facci ricordare e amare le parole di Gesù …

Poi fermarsi, fare un po’ di silenzio, scambiarci qualche riflessione o domanda e concludere con la preghiera comune.

A TE SALE LA NOSTRA PREGHIERA

G. Gesù prega il Padre che mandi il suo dono più grande: l’Altro Consolatore, lo Spirito di verità. Uniamoci alla sua preghiera e invochiamo.

L. Padre, che ti sei fatto conoscere in Gesù, tua Parola vivente,

T.        per la sua preghiera, donaci il Consolatore.

L. Padre, che sei una cosa sola con il Figlio, Gesù,

T.        ammettici alla piena comunione con lui e con te.

L. Il tuo Respiro è Amore, e Gesù morendo lo ha consegnato a noi:

T.        donaci di respirare sempre di te.

L. Tu vedi i nostri giorni e i nostri cuori colpiti dalla malattia:

T.        sostieni i malati, illumina i governanti, accogli i defunti nella pace.

L. Tu vedi la povertà della nostra fede:

T.        guariscila con la forza risanatrice del tuo Spirito

e rendi la Chiesa testimone del tuo comandamento di amore.

G. Come amici di Gesù e figli di Dio per il Battesimo, preghiamo con la preghiera dei figli.

T.  Padre nostro

Padre, fonte di ogni comunione, nessuno ha nulla da dare ai fratelli se non è unito a te: donaci il tuo Spirito, vincolo di perfetta unità, perché ci trasformi nell’umanità nuova, libera e unita nel tuo amore.

Amen.

INVOCHIAMO LA BENEDIZIONE DEL PADRE

Se ci sono figli in giovane età, i genitori pregano per la loro strada futura.

Gen.       Dio Padre buono nel tuo Figlio Gesù, nato dalla Vergine Maria, hai dato a noi genitori la                        lieta certezza che i nostri figli sono sotto lo sguardo della tua bontà.

                Con il battesimo li abbiamo affidati all’abbraccio del tuo amore; così la loro vita è posta al    sicuro, aperta alla gioia, capace di portare il peso della sofferenza, pronta ad amare.

                Ti preghiamo di accompagnarli con la tua paterna benedizione lungo il cammino dei               giorni. Assistili sempre con il dono del tuo Spirito, perché, da te guidati, gustino la sapienza del         vivere e trovino felicità nella parola buona del Vangelo.

                Fa’ che trovino nella nostra casa il luogo per aprirsi liberamente ai progetti che tu    custodisci           nel tuo cuore: dona loro la forza di crescere secondo la vocazione di amore a cui li chiami.

T.         Benedici, Signore, la nostra famiglia, rinnova la gioia dello stare insieme e il coraggio di testimoniare la tua Risurrezione. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Se non ci sono figli in giovane età, si invoca la benedizione del Padre come segue:

G.  Benedici Signore la nostra famiglia: (i nomi di mamma, papà e dei figli) e benedici tutte le famiglie, soprattutto quelle che hanno bisogno di serenità e conforto. Ricordati di (nomi di alcuni parenti che si vogliono ricordare in particolare) e custodisci tutti gli uomini nel tuo amore.

Ciascuno traccia su di sé il segno di croce, mentre chi guida la preghiera prosegue.

G.  Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

T.  Amen.

Si conclude con l’antifona mariana del Tempo di Pasqua.

T.   Regina del cielo, rallegrati, alleluia. 

Cristo che hai portato nel grembo, alleluia,

è risorto, come aveva promesso, alleluia.

Prega il Signore per noi, alleluia.