Preghiera in famiglia: III domenica quaresima

Diocesi di Parma

Preghiera in famiglia

TERZA DOMENICA DI QUARESIMA: La Samaritana

La famiglia si riunisce in un luogo idoneo, ad esempio al momento del pasto intorno alla tavola, dove si potrà collocare un crocefisso, un vangelo e un po’ di acqua. Si fa un debito tempo di silenzio per prepararsi a vivere bene questo momento di preghiera domestica. Poi un adulto della casa inizia la preghiera. Anche altri potranno guidare i vari momenti.

Guida: Anche in questa domenica non è possibile per noi radunarci insieme alla comunità parrocchiale per celebrare l’Eucaristia nel Giorno del Signore. Ci manca l’assemblea eucaristica che è il segno visibile della presenza di Gesù Risorto in mezzo a noi. Sentiamo rivolto a noi ciò che Gesù dice nel Vangelo di questa Domenica: “Chi beve l’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno”. Per iniziare la preghiera, intingiamo le dita nell’acqua e facciamo il segno della croce, per ricordare il nostro Battesimo:

            X Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Tutti:   Amen.

G.        Signore Gesù, tu hai promesso di essere presente dove due o tre sono uniti nel tuo nome. Noi siamo qui, riuniti per adorare il Padre in spirito e verità, e crediamo che tu sei qui in mezzo a noi.

Tutti:   Noi crediamo, Signore Gesù, che tu sei presente nella nostra famiglia e cammini con noi.

G.        Con le parole del Salmo 62 esprimiamo la nostra sete di Dio.

            (si può leggere il salmo tutti insieme, oppure come al solito rispondendo con il ritornello)

Tutti:   Ha sete di te, Signore, l’anima mia.          

  1. O Dio, tu sei il mio Dio, dall’aurora io ti cerco,

ha sete di te l’anima mia, desidera te la mia carne

come terra assetata, arida, senz’acqua.          Ha sete …

  • Così nel santuario ti ho contemplato,

guardando la tua potenza e la tua gloria.

Poiché il tuo amore vale più della vita,

le mie labbra canteranno la tua lode.            Ha sete …

  • Quando nel mio letto di te mi ricordo

e penso a te nelle veglie notturne,

a te, che sei stato il mio aiuto,

esulto di gioia all’ombra delle tue ali.

A te si stringe l’anima mia, la tua destra mi sostiene.          Ha sete …

G.        Ascoltiamo la parola del Signore (si può accendere un lume)

Tutti:   Apri, Signore, la nostra mente e il nostro cuore, per comprendere e custodire la tua Parola.

G.        Dal Vangelo secondo Giovanni (cap. 4, forma abbreviata)

In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samaria chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: “Dammi da bere”. Allora la donna samaritana gli dice: “Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?”. I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani.

Gesù le risponde: “Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva”. Gli dice la donna: “Signore, il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?”.

Gesù le risponde: “Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna”.

Tutti:   Apri, Signore, la nostra mente e il nostro cuore, per comprendere e custodire la tua Parola.

Abbiamo letto solo la prima parte di questo lungo racconto dell’incontro di Gesù con la donna samaritana, narrato da Giovanni al capitolo 4 del suo Vangelo. Sarebbe bello leggerlo tutto e cercare di comprenderlo. Ma già questi primi versetti ci mettono di fronte a un Gesù vero uomo, stanco per il viaggio e “assetato”. Il seguito del racconto fa capire che Gesù non è solo un uomo, ma anche “un profeta”, anzi “il Messia”, cioè “il Cristo” che tutti aspettavano. Anzi, di più, gli stessi samaritani della città, con i quali Gesù rimane per due giorni, scoprono che lui “è veramente il salvatore del mondo”. E noi? Abbiamo incontrato e conosciuto Gesù? Crediamo in lui? Sono interrogativi che dobbiamo porci. La nostra fede in lui è una vera “sete” del nostro cuore, o crediamo solo perché altri ci trascinano? Dobbiamo chiederlo con insistenza, questo dono, come ha fatto la samaritana: “Signore, dammi quest’acqua!”…

E ancora: abbiamo capito che è lui per primo ad “aver sete”? Lui ha sete della nostra fede! Lui desidera che noi gli crediamo, e che attraverso di lui, crediamo che suo Padre lo ha mandato a noi, per dissetarci con il suo amore. Il suo Amore, che è lo Spirito Santo, è quell’acqua viva che Gesù promette: e se berremo quell’acqua, diventeremo anche noi una sorgente che zampilla, togliendo la sete e facendoci vivere “la vita eterna” già qui sulla terra. Il suo Amore potrà zampillare dal nostro cuore e saziare la sete di amore di quelli che incontriamo.

(Riflettiamo qualche momento in silenzio poi insieme recitiamo il Credo:) 

Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa Cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

Preghiera

1. Insegnaci, o Padre, a riconoscere e ad accogliere il tuo dono, Gesù Cristo,

e scopriremo in noi una sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna.

2. Insegnaci, o Padre, a invocare sempre lo Spirito Santo, senza stancarci,

e la tua potenza convertirà tutto il nostro essere.

3. Aiutaci, o Padre, ad essere concretamente fratelli e sorelle, seguendo Gesù:

il tuo Spirito ci farà essere un cuore solo e un’anima sola, mentre diciamo insieme:

Padre nostro …

O Dio, sorgente della vita, tu offri all’umanità riarsa dalla sete l’acqua viva della grazia che scaturisce dalla roccia, Cristo salvatore; concedi alla tua famiglia il dono dello Spirito, perché sappia professare con forza la sua fede, e annunzi con gioia le meraviglie del tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Il Signore ci benedica, ci protegga da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.