Preghiera in famiglia: Ascensione del Signore

ASCENSIONE DEL SIGNORE
Preghiera in famiglia

IMPORTANTE: Abbiamo ripreso le celebrazioni in Assemblea. Tuttavia, inviamo ugualmente la
PREGHIERA IN FAMIGLIA per chi non è in grado di partecipare all’Assemblea della Comunità.
Invitiamo a celebrare questa Preghiera negli stessi orari in cui l’Assemblea è riunita: 18,30 (sabato);
10.11,30.18,30 (domenica)
La famiglia si siede attorno alla tavola che può essere già apparecchiata per il pasto insieme oppure si
riunisce nell’angolo della preghiera opportunamente preparato nella casa. Al centro della tavola si può
porre una luce, il Vangelo e un pane.

Mamma: Oggi è la solennità dell’ascensione del Signore Gesù. Gesù promette ai discepoli che
rimarrà sempre con loro. Come loro, anche noi non vediamo più Gesù con i nostri
occhi, ma ci fidiamo di lui, della sua promessa, della sua presenza vera tra noi che non
viene mai meno.

Papà: Siamo riuniti nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo

e preghiamo il Signore, presente in mezzo a noi.
Tutti: O Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
manda su di noi lo spirito di sapienza e di rivelazione
affinché ci guidi a una più profonda conoscenza di te.
Illumina gli occhi del nostro cuore
per farci comprendere la grande speranza a cui siamo chiamati.
Uniti a Cristo, vivremo una vita nuova, nutrita dal tuo amore.
Sii benedetto ora e nei secoli dei secoli. Amen.

Mamma: Dagli Atti degli Apostoli (1, 1-11)

Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli
inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli
che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo.
Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta
giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. Mentre si
trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di
attendere l’adempimento della promessa del Padre, «quella – disse – che voi avete
udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete
battezzati in Spirito Santo».
Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel
quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere
tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo
Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta
la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra».
Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro
occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in
bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a
guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo
stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo».

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Papà: Dal vangelo secondo Matteo (28,16-20)

In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea,
sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono.
Essi però dubitarono.
Gesù si avvicinò e disse loro:
«A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra.
Andate dunque
e fate discepoli tutti i popoli,
battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo,
insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato.
Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

Tutti: Dice Gesù: «Ecco, io sono con voi tutti i giorni

fino alla fine del mondo».

(durante un momento di silenzio, se si desidera, si può leggere una delle brevi meditazioni seguenti)
• I testi di Matteo e Luca, letti insieme, rivelano un duplice volto dell’Ascensione.
È una festa di gioia: come tutte le feste, è annuncio di Dio che interviene nella storia. E l’intervento
di Dio, pur misterioso, suggerisce sempre motivi di speranza. Qui si dice che Gesù di Nazareth,
anche se apparentemente era stato sconfitto, anche se è morto sulla croce, in realtà lui è il Signore,
lui ascende in cielo, sale nel mondo di Dio. Lui, crocifisso, rivela all’uomo il senso della sua vita:
nemmeno la morte, ormai, potrà separarci dall’amore di Dio rivelato in Cristo!
L’Ascensione è pur tuttavia segnata dalla pena dell’addio, della lontananza. Gesù abbandona queste
nostre strade e quelli che credono in lui, che lungo queste strade dovranno ancora camminare,
rimangono soli. C’è l’esperienza lacerante dell’abbandono e non si sa quando questo avrà termine.
Ancora una volta tutto è rimandato! Il discepolo sa – il discepolo deve sapere – che lungo la propria
storia non avrà che la promessa di Cristo: «Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
Una presenza, dunque, ma una presenza non palpabile, misteriosa, debole nei confronti del tempo
in cui Gesù Cristo viveva la vita di tutti come uomo in mezzo agli altri uomini, ma una presenza vera,
sperimentabile, come può testimoniare chi, malgrado tutte le delusioni e le contraddizioni, per sua
grazia continua a credere e a sperare.

(don Nando Bonati)
• «Avrete forza dallo Spirito Santo». Forza per vivere, energia per andare: la mia vita dipende da una fonte
che non viene mai meno; la mia esistenza è attraversata da una forza più grande di me, che non si
esaurirà mai e che fa la vita più forte delle sue ferite. È il flusso di vita di Cristo, che mi fa crescere a più
libertà, a più consapevolezza, a più amore. L’Ascensione è una festa difficile: come si può far festa per
uno che se ne va? Il Signore non è andato in una zona lontana del cosmo, ma nel profondo, non oltre le
nubi ma oltre le forme: se prima era insieme con i discepoli, ora sarà dentro di loro.
Sarò con voi tutti i giorni, fino alla fine del tempo. Il mio cristianesimo è la certezza forte e inebriante che
in tutti i giorni, in tutte le cose Cristo è presente, forza di ascensione del cosmo. Gesù lascia sulla terra il
quasi niente: un gruppetto di uomini impauriti e confusi, che dubitano ancora, sottolinea Matteo; un
piccolo nucleo di donne coraggiose e fedeli. E a loro, che dubitano ancora, a noi, alle nostre paure e
infedeltà, affida il mondo. Ha fiducia in me, più di quanta ne abbia io stesso. Sa che riuscirò a essere
lievito e forse perfino fuoco; a contagiare di Spirito chi mi è affidato.
«Battezzate e insegnate a vivere ciò che ho comandato». «Battezzare» non significa versare un po’
d’acqua sul capo delle persone, ma immergere! Immergete ogni uomo in Dio, fatelo entrare, che si lasci
sommergere dentro la vita di Dio, in quella linfa vitale. Immergete l’uomo in Dio e insegnategli ad

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amare. A lasciarsi amare, prima, e poi a donare amore. Qui è tutto il Vangelo, tutto l’uomo.

(p. Ermes Ronchi)

Papà: Ringraziamo il Signore che ancora oggi ci parla e rispondiamo a Lui con la preghiera.
(in base alle persone presenti, si valuterà se leggere insieme o individualmente la preghiera di contemplazione
oppure pregare con il testo di seguito indicato)
• contemplazione
Tu hai collocato la tua Chiesa tra gli eventi pasquali e la Parusia, la venuta finale.
Tra questi eventi Tu inviti noi ad essere testimoni e profeti di un evento che è attesa.
Agli undici discepoli Tu dici: andate! Mio Signore e Maestro, ripeti anche a me questo
insegnamento: Coloro che sono inviati non sono maestri, sono discepoli, semplicemente , cioè
coloro che “imparano”. E sono Undici, ne manca uno: già la prima comunità sa di essere
imperfetta, perché il peccato e il tradimento sono perennemente presenti, anche in chi ascolta la
Parola …
L’adorarono e dubitarono: osservo gli Undici che si inginocchiano, Ti adorano,
e dubitano. Mi stupisci quando proprio a questi Undici che ancora non credono,
Tu dai l’incarico di andare nel mondo a parlare e testimoniare di Te.
… Capisco perché il mondo non Ti conosce
Mi stupisci quando Tu ripeti loro: io sarò con voi!… Presenza discreta
e silenziosa che ci accompagna per tutti i giorni della nostra vita, fino all’Incontro.
… Noi vorremmo una presenza più visibile, ma quelli che scegli sono fragili!
Nell’attesa del Tuo ritorno, Signore Gesù, Emmanuele, Dio con noi, ti preghiamo:
si compia in noi e in tutto il mondo la promessa del Padre e fa’ che impariamo,
con la forza dello Spirito Santo, a camminare in fedeltà a Te nel tempo che passa,
con ogni uomo e ogni donna della terra, fino al Tuo Ritorno.
• preghiere
Papà: Signore, noi ti ringraziamo per la tua promessa che ci riempie di speranza.

Insieme ti preghiamo: – Grazie, Signore, perché sei con noi.

Figli: Signore Gesù, nella tua vita intera ci hai raccontato l’amore del Padre:

venga il tuo Spirito di ascolto a guidarci nella volontà di Dio.
Nel dono della tua vita in croce noi scopriamo la misura del tuo amore per noi:
venga il tuo Spirito di fraternità ad insegnarci il tuo amore gratuito.
Nella tua resurrezione dalla tomba noi riconosciamo il tuo amore più forte della morte:
venga il tuo Spirito di vita a donare pace e comunione a tutti i defunti.
Nella tua ascensione al Padre noi scopriamo il mistero della tua presenza:
venga il tuo Spirito di comunione a renderci fratelli in un unico corpo.

Mamma: Affidiamo al Signore le persone che portiamo nel cuore, (in particolare…) e preghiamo

insieme la preghiera che Gesù ci ha insegnato: Padre nostro…

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• Se la preghiera viene fatta prima del pasto, ora si può iniziare a prendere insieme il pasto
Papà: Ti ringraziamo, Signore, per questo cibo che è oggi sulla nostra tavola. Insegnaci a
condividere ciò che abbiamo e ad essere segno gli uni per gli altri della tua presenza
viva e amorevole accanto a noi. Sii benedetto, ora e sempre.

Tutti: Amen!
(in un momento opportuno del pasto, si completa la preghiera condividendo il pane. Un
genitore, mentre dice le parole che seguono, spezza il pane e lo distribuisce ai commensali.)
Papà: Fate attenzione: ora vogliamo dire una cosa importante. Con questo cibo, con
questo pane condiviso, diciamo che in questa settimana abbiamo lavorato e faticato
per tutti noi, per la nostra famiglia. Diciamo che ci vogliamo bene e che faremmo
qualunque cosa gli uni per gli altri: questo ce lo ha insegnato Gesù. Lui è sempre con
noi. La sua Parola, il suo pane, l’amore concreto che ci ha mostrato e insegnato,
sono segni che lui è con noi sempre. Questo pasto che mangiamo insieme possa
ricordarci quanto è importante per noi riunirci attorno alla sua tavola in assemblea a
celebrare il memoriale di ciò che Gesù ha fatto per noi.

• Se la preghiera viene fatta in un momento diverso dal pasto, si conclude come segue
Papà: Gioisca la tua Chiesa, o Padre,

per il mistero che celebra in questo giorno,
poiché in Gesù, tuo Figlio, asceso al cielo
la nostra umanità intera è innalzata accanto a te,
e noi, membra del suo corpo,
viviamo la speranza di contemplarlo nella gloria.
Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Tutti: Amen!
Mamma: Il Signore ci benedica, faccia risplendere su di noi il suo volto e ci doni la sua pace.
Tutti: Amen!