Comunicato Diocesi: puntualizzazioni a seguito del DPCM del 18 ottobre 2020

22 ottobre 2020
«C’è molta preoccupazione per l’andamento epidemiologico. Per questo, rinnovo l’appello alla
prudenza e alla responsabilità. Il dialogo con le Istituzioni non è mai mancato. Però va
sottolineato che nelle nostre chiese ed ambienti si applicano i protocolli e non è mai mancato il
rispetto di tutte le norme anti-Covid: mascherina, distanziamento e sanificazione. È un punto
importante da tener presente»
(Intervista al Card. Gualtiero Bassetti, in
https://www.chiesacattolica.it/intervista-al-card-bassetti-de-la-stampa-appello-allaprudenza-e-alla-responsabilita/, 21.10.20)

Con l’obiettivo di far chiarezza a seguito dell’ultimo DPCM del 18 ottobre, seguito al
Comunicato diocesano del 15 ottobre, si allegano la Lettera del Segretario della CEI e
la Circolare del Ministero dell’Interno, ambedue del 20 ottobre e si ribadisce quanto
segue:

  • Per quanto riguarda la vita liturgico-sacramentale – come da precedente
    comunicazione del 14 ottobre 2020 – resta invariato quanto previsto nel Protocollo
    del 7 maggio circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo. Esso rimane altresì
    integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico, già
    trasmesse nel corso dell’estate.
  • Anche per la catechesi e gli incontri formativi nulla è cambiato, per cui si segua il
    protocollo che prevede l’uso della mascherina sempre, anche quando si è seduti e
    l’adeguatezza degli spazi che consentano il distanziamento fisico come previsto,
    oltre alla sanificazione previa e successiva.
  • Le riunioni di organismi di governo sono consentite (ad esempio: Consiglio
    episcopale, Consiglio presbiterale, Consiglio affari economici, Collegio
    consultori…) perché a numero chiuso, anche se il DPCM “raccomanda
    fortemente” la modalità a distanza (on line).
  • Occorre nella valutazione complessiva tenere in debito conto le normative
    regionali e locali, essendo demandata l’attuazione delle direttive nazionali ai
    CPOSP (=Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica).
    In specie, nel merito delle celebrazioni dell’1 e 2 novembre, facendo seguito alle
    reiterate richieste di molti presbiteri ed altri operatori pastorali, si precisa quanto
    segue:
  1. Siamo in un anno del tutto particolare, dove le celebrazioni di suffragio sono ancor
    più “segno di vicinanza ai defunti ed alle loro famiglie” (Rituale): accogliendo la
    pietas popolare relativa al suffragio dei defunti, sempre molto sentita dalla nostra
    gente, si coltivi l’intento di dare un segno di speranza a tutti, oltre che di coesione
    sociale;
  2. per le celebrazioni dell’Eucaristia o i Rosari di suffragio al Cimitero o il Rito della
    benedizione delle tombe si mantengano le stesse regole previste per le celebrazioni
    all’interno delle Chiese;
  3. adattandosi alla concreta situazione logistica, che risulta assai diversificata, ma
    sempre in ottemperanza delle disposizioni civili che chiedono in ogni caso di
    scongiurare gli assembramenti. Al fine di monitorare e nel caso contingentare gli
    accessi, ci si avvarrà dei Volontari per la sicurezza, già attivati nel caso delle
    celebrazioni con il popolo, che agiranno in collaborazione con gli operatori
    cimiteriali.
  4. Non venga comunque a mancare, per quanto possibile, nel giorno dei Morti
    (anticipata al giorno precedente dei Santi o “spalmato” durante l’Ottavario) un
    qualche rito al Cimitero. La sua programmazione sia condivisa, almeno con il
    Servizio Ministeriale, se non è prevista o possibile la convocazione del Consiglio
    pastorale della Nuova Parrocchia. La decisione venga adeguatamente motivata
    alla gente.
  5. Si resta a disposizione per eventuali ulteriori aggiornamenti di concerto con
    l’autorità governative, regionali e comunali, che sono “in progress” proprio in
    queste ore.
    In questa ottica di condivisione continuiamo, dunque, il cammino con l’augurio e la
    preghiera che la situazione possa migliorare.
    Don Luigi Valentini
    Vicario Generale